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A spasso tra Borghi e Natura

 

molise parchiBorghi

Forti del fatto che i comuni molisani non siano mai stati particolarmente popolosi, essi sono riusciti a conservare ad oggi la struttura che originariamente ebbero in epoca medioevale o addirittura in epoche ancora più antiche. La forte lungimiranza che nel tempo hanno avuto gli abitanti di molti paesi ha fatto sì che in molti dei comuni sia possibile ammirarne borghi praticamente intatti, un tempo centri economici e di potere, oggi centri di elevato potenziale turistico, grazie ad azioni di recupero, conservazione e valorizzazione che hanno permesso di portare avanti la storia di posti in cui il tempo sembra essersi fermato, non impedendo, intorno ad essi, a far sì che i paesi progredissero. Tra rievocazioni del passato, civili e religiose, appuntamenti gastronomici ma anche testimonianza storica delle vicende tipiche dei secoli trascorsi ad oggi è consigliabile visitare borghi di paesi quali Pesche, Oratino, Fornelli, Castelpetroso, sia in periodi in cui il calendario di festività ne preveda gli eventi memorabili, sia in giorni qualsiasi, per rimanere affascinati dalla semplicità e al tempo stesso della complessità di cui essi sono composti.

I Tratturi

Quando la pastorizia era una delle principali fonti di sostentamento, vi era la necessità di tenere gli animali ad una temperatura più mite possibile perché non soffrissero le caldi estati mediterranee e i rigidi inverni delle montagne appenniniche. A tal fine i pastori per millenni si videro costretti, tramite transumanza, a spostare stagionalmente le greggi tramite quei sentieri conosciuti con il nome di tratturi. Oltre a tale utilizzo, i tratturi erano più genericamente una delle principali vie di comunicazione, in quanto permettevano di collegare luoghi distanti. In varie epoche dunque i tratturi videro, oltre ai pastori, attraversamenti di soldati in epoca romana, pellegrini nel tardo medioevo, soldati borbonici nel periodo dell’unità d’Italia e, in maniera marginale, soldati tedeschi ed alleati durante gli atti finali della Seconda Guerra Mondiale. Ad oggi è possibile visitare gran parte di questi tratturi, ripercorrendo le orme tracciate da uno dei mestieri più antichi della storia dell’umanità, circondati dai suggestivi paesaggi molisani che a lungo accompagnarono i viandanti. In alcune località, come ad esempio Agnone, lungo il tratturo Celano – Foggia, è possibile vedere i tipici stazzi, costruzioni in pietra, che molto ricordano i trulli, in cui i pastori dimoravano nel periodo invernale.

Tra i principali tratturi che attraversavano la regione Molise i principali sono:

L’Aquila – Foggia
Celano – Foggia
Pescasseroli – Candela

Le riserve Naturali

Il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise

Sorto inizialmente quale riserva di caccia nel XIX secolo, il Parco fu ufficialmente istituito nel 1923, interessando i territori di 25 comuni distribuiti tra le regioni Abruzzo, Lazio e Molise. Oltre all’attività di tutela della flora e della fauna del territorio attuata nei decenni, il Parco presenta strutture la cui fruibilità è possibile anche con persone con deficit motori e sensoriali.

Il Pantano della Zittola

Nella valle che separa il bacino del Sangro da quello del Volturno, attraversata dal fiume Zittola, è presente una zona di forte depressione geografica dal cui ristagno si è sviluppata, nei millenni, una torbiera di elevato fascino, appunto il Pantano della Zittola. In tale ambiente, di colorazione nera a causa della forte presente di lignite (ma anche argilla e calcare), prolifera la vegetazione rappresentata perlopiù da sfagni, giunchi, graminacee e si possono incontrare uccelli piuttosto rari quali la cicogna, l’oca selvatica, il falco di palude, il gufo di palude, la cicogna nera e la gru.

Il Giardino della Flora Appenninica

Il Giardino della Flora Appenninica è un’area in cui è possibile osservare esempi di vegetazione tipici dell’Appennino Centromeridionale. Opportunamente segnalati, possono essere avvistati con facilità esemplari di Faggi, Tassi, Agrifogli, Salici, Giunchi e, nel sottobosco, Anemone Appenninica, Bucaneve, Viole, Campanule.

Collemeluccio - Montedimezzo

La riserva della biosfera Collemeluccio – Montedimezzo MaB (Man and the Biosphere) è uno dei siti indicati dall’UNESCO per la promozione della cultura della biodiversità, sensibilizzando l’uomo all’utilizzo delle risorse naturali per lo sviluppo economico in modo razionale. Essendo collegare tra loro solamente mediante il tratturo Celano – Foggia, si parla di esse tramite il Nucleo di Montedimezzo ed il Nucleo di Collemeluccio.

 

 

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